Proxima Fusion raccoglie €130 milioni: è il più grande investimento privato nella fusione in Europa
da Monaco di Baviera – Proxima Fusion, startup europea nata dal Max Planck Institute e attiva nel campo dell’energia a fusione, ha annunciato oggi la chiusura di un round di finanziamento di Serie A da €130 milioni (pari a circa $150 milioni), il più grande mai realizzato nel settore della fusione in Europa.
Il round è stato guidato da Cherry Ventures e Balderton Capital, con la partecipazione di numerosi investitori tra cui UVC Partners, DeepTech & Climate Fonds, Plural, Lightspeed, Bayern Kapital, HTGF, OMNES Capital e altri. In totale, Proxima Fusion ha ora raccolto oltre €185 milioni ($200 milioni) tra capitale pubblico e privato.
Obiettivo: la prima centrale a fusione commerciale basata su stellarator
Fondata nell’aprile 2023 come spin-off del Max Planck Institute for Plasma Physics (IPP), Proxima Fusion punta a costruire la prima centrale a fusione commerciale progettata su tecnologia stellarator, un tipo di reattore a fusione considerato stabile e promettente.
“La fusione è ormai una reale opportunità strategica per l’indipendenza energetica globale”, ha dichiarato Francesco Sciortino, CEO e co-fondatore. “Proxima è in una posizione unica per guidare l’Europa verso la produzione di energia pulita e illimitata grazie a un team d’eccellenza e alla collaborazione con i principali centri di ricerca.”
Una visione europea per l’energia pulita
Grazie a partnership pubbliche e private, Proxima Fusion rappresenta un esempio di come l’Europa possa passare dal primato nella ricerca sulla fusione al primato nella sua applicazione industriale. Tra i partner ci sono IPP, KIT e altri istituti scientifici di primo piano.
All’inizio del 2025, l’azienda ha presentato Stellaris, il primo concetto validato scientificamente di stellarator commerciale integrato, che segna un passo cruciale verso la realizzazione di una centrale funzionante.
Prossimi obiettivi: dal prototipo Alpha alla centrale commerciale
Con i fondi raccolti, Proxima svilupperà entro il 2027 il prototipo Stellarator Model Coil (SMC), dimostrazione chiave della tecnologia HTS (superconduttori ad alta temperatura). Parallelamente, l’azienda selezionerà il sito europeo per la costruzione del suo primo reattore dimostrativo, Alpha, con entrata in funzione prevista per il 2031.
Il traguardo finale è la costruzione della prima centrale a fusione commerciale con guadagno energetico netto (Q>1).
Una sfida ambiziosa per il futuro dell’energia
Gli investitori credono fortemente nella visione di Proxima. “Proxima Fusion rappresenta il meglio della deep tech europea”, afferma Filip Dames di Cherry Ventures. “La fusione è una delle grandi sfide dell’umanità e Proxima può guidare il cambiamento.”
Con oltre 80 dipendenti in tre sedi operative (Monaco, Zurigo e Oxford), Proxima Fusion continua a crescere e ad attrarre talenti in fisica, ingegneria, intelligenza artificiale e design industriale.
“Stiamo entrando in una nuova era,” conclude Sciortino. “L’energia da fusione passa dalla teoria alla realtà industriale: ora abbiamo le risorse per costruirla.”
Scopri di più su: proximafusion.com