Viaggio tra i materiali innovativi a Technology Hub
da Milano – Cerotti “intelligenti” che curano ferite e bruciature; sistemi invisibili a base di inchiostri nano strutturati da integrare nel packaging per tracciare il prodotto alimentare e sapere se è contraffatto o meno; Plastiche a km 0, ricavate dagli scarti di caffè, prezzemolo e cannella, in grado di cambiare colore e fragranza ad ogni stagione o di assorbire
i metalli pesanti dispersi nell’acqua; fino a un’elettronica 2.0 stampabile e wireless, che sfrutta l’uso di celle fotovoltaiche flessibili e trasparenti, consentendo un domani a smartphone, tablet o smartwatch di ricaricarsi in modo continuo. Ma anche edifici in grado di ridurre l’inquinamento dell’aria, mutare forma e catturare la luce del sole trasformandola in energia; circuiti elettrici stampabili su carta e plastica; cellulari che si piegano e tessuti/ capi di abbigliamento che si adattano a qualunque condizione climatica.
Queste alcune delle rivoluzioni che sarà possibile compiere grazie ai materiali innovativi. Se ne parlerà a Material Hub, l’area tematica dedicata ai nuovi materiali nell’ambito di Technology Hub – l’evento professionale delle tecnologie innovative per il tuo futuro, in programma a fieramilanocity, dal 7 al 9 giugno 2016. Un momento relazionale e di business promosso da Senaf per presentare al mondo imprenditoriale le nuove applicazioni tecnologiche messe in campo dai fornitori di tecnologie e migliorare le performance aziendali mediante l’impiego di innovativi processi di lavorazione.
Il Grafene è tra i protagonisti indiscussi delle soluzioni intelligenti in fase di sviluppo destinate a cambiare la vita quotidiana. Molto resistente, 200 volte più dell’acciaio, ma anche estremamente flessibile, il grafene è anche trasparente e conduce l’elettricità e il calore meglio di molti altri metalli come ad esempio il rame. Per queste sue caratteristiche può essere utilizzato non solo per lo sviluppo di nuovi caschi e cavi elettrici, ma anche per la realizzazione di cellulari flessibili, oggetti di uso quotidiano come racchette da tennis, tubolari e nel settore energetico per ottenere batterie più efficienti e nuovi pannelli fotovoltaici. Una sperimentazione messa già in atto da uno dei partner di Technology Hub, I Graphene Labs dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, il più importante centro italiano per la ricerca e il trasferimento tecnologico del grafene e di altri cristalli bidimensionali.
Una spugna oleofilica in grado di assorbire selettivamente olio e derivati ma non acqua, realizzata del gruppo Smart Materials dell’IIT
Al centro di Technology Hub, tra le novità proposte anche i materiali cosiddetti “smart” destinati a compiere una trasformazione nel settore dell’edilizia, agevolando la riduzione dei consumi energetici degli edifici.
Ma non solo. Saranno molteplici gli ambiti di applicazione della tecnologia esplorati, tra cui rientrano anche la meccanica e l’aerospaziale, l’arredo, l’arte e la nautica, il medicale e il dentale, i giocattoli e il motorsport, fino ai mondi dell’automotive, della calzatura, della gioielleria e della moda. Una panoramica completa su tutti gli utilizzi dei nuovi materiali per l’innovazione, che sarà possibile scoprire dal vivo nell’Area Dimostrativa Material Connexion Italia, grazie alla testimonianza di una realtà come quella di Material Connexion, il più grande centro internazionale di ricerca e consulenza sui materiali innovativi e sostenibili, che conta un database di 7.000 materiali raccolti, a cui ogni mese se ne aggiungono circa 40.